sabato 28 dicembre 2024

Napoli dai Decumani al Rione Alto, tra memoria visiva e reportage

 


Cliccare sul calendario da scaricare. E' gratuito e non sono richiesti dati personali
   

Descrizione del progetto no profit, Napoli “Dai Decumani al Rione Alto”

“Dai Decumani al Rione Alto” è un progetto no profit  dell’associazione culturale No Comment.  Un contributo per documentare visivamente l’amalgama sociale e urbana della Napoli che sta cambiando. Una città inglobata tra percorsi culturali, turistificazione selvaggia e Quiet Zone.  Il risultato è un reportage di oltre 500 fotografie, registrate tra i vicoli del centro antico e la comunità collinare del Rione Alto.

120 di queste foto sono state inserite in due “foto-calendari”, formato PDF – il primo è intitolato Decumani & dintorni , il secondo  Napoli Rione Alto . Entrambi diventano una mostra fotografica per 365 giorni. - Alcune immagini del calendario “Decumani & dintorni” sono di anni fa, necessarie per ricostruire la memoria visiva degli ultimi decenni vissuti dal centro antico, mentre quelle inserite nel calendario Napoli Rione Alto, sono tutte attuali. Il progetto ha richiesto, tra ricerca, documentazione visiva e post produzione, circa 18 mesi.  Il progetto non è sponsorizzato ne tantomeno patrocinato da nessuno - I due “fotocalendari” sono scaricabili gratuitamente e senza richiesta di dati personali, dal sito dell’associazione (www.associazionenocomment.blogspot.it ).. Info:     ufficiostampa.nocomment@gmail.com  

Antonio Alfano , presidente associazione culturale No Comment

Associazione culturale No Comment, vicoletto 2° Limoncello 21 – 20138 Napoli info 356681457    -                                                                                             Napoli 28 dicembre 2024    

 

Approfondimenti progetto prima parte

Napoli, tra passato e presente

Fondata dai Greci nel 470 a.C., Napoli è stata una delle città portuali più importanti del mediterraneo, fondamentale nella trasmissione della cultura greca. Nel VI secolo a.C. i greci fondarono sull’isolotto di Megaride (dove c’è adesso il Castel dell’OVO), la città di Partenope. Da allora la città ha subito,assimilato e conservato sia culturalmente sia architettonicamente tre millenni di occupazioni, che riportiamo nell’ordine dei “Governi Storici” che l’hanno governata: Greci, Romani, Eruli, Ostrogoti, Bizantini, Ducato di Napoli, Regno di Sicilia dinastia Normanna, Sveva e Angioina, Regno di Napoli  (Angioina, Aragonese, Spagnola) , Repubblica Napoletana, Regno di Napoli dal 1713 al 1799, Repubblica Partenopea 1799, Regno dei Borbone 1806/1816 e Regno delle due Sicilie fino al 1861, poi Regno d’Italia fino al 1946 e infine l’attuale Repubblica Italiana.

 

 

Dopo gli anni oscuri del dopo terremoto, durante i quali la città diventò ostaggio della criminalità tribale e di una pandemia da eroina, che provocarono la distruzione di migliaia di famiglie del ceto sociale più povero e soffocato nel degrado urbano gran parte dei quartieri storici della città finalmente, nel 1991 qualcosa cominciò a reagire al declino. Due manifestazioni , la prima denominata Machina ludens organizzata dall'Unione Musicanti Napoletani, patrocinata dal Ministero del Turismo, dal Provveditorato agli studi e dalla Confcooperative, programmò visite ai monumenti e concerti durante le cinque domeniche di maggio, mentre la seconda rilanciò, con una grande mostra di antiquariato il recupero  della memoria storica partenopea. Manifestazioni che fecero da apripista, nel 1992, all’iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, presieduta dalla dottoressa Mirella Barracco,  denominata  “Napoli monumenti porte aperte”. Dal 1995, dopo tre anni di successo, l’evento è stato adottato e pianificato annualmente dal comune di Napoli.

Il centro antico di Napoli è il primo nucleo storico della città. È il più vasto d’Italia e, con i suoi 17 km² dei complessivi 117,27 km²  dell’intera superfice del territorio comunale è uno dei più vasti siti UNESCO d’Europa . Con oltre 284.884 residenti, la seconda, la terza e la quarta municipalità , ospitano gran parte del patrimonio architettonico del sito UNESCO - . Patrimonio che per decenni è stato abbandonato all’incuria, al vandalismo e alla depredazione, finché associazioni e comitati hanno cominciato a creare progetti di resistenza culturale contro la barbarie dell’inciviltà, recuperando monumenti e siti, attraverso restauri autofinanziati o sponsorizzati.  Encomiabile il contributo reso dall’associazione Incontri Napoletani, guidati dalla compianta scrittrice Tina Giordano Alario, che ha ridato decoro con il  restauro, alle guglie di San Gennaro e di San Domenico, alla Ruota degli Esposti, ai cavalli russi di palazzo reale e a diverse tele di pregio, tra le quali quella di Massimo Stanzione esposta nella chiesa delle anime del Purgatorio in via Tribunali dove,  all’interno dell’Ipogeo l’associazione allestì nel 2000 una interessante mostra fotografica sulla Napoli del quotidiano. Nel 2019 una decina, tra associazioni e comitati,  aderì al progetto Angeli del bello, per ripulire alcuni monumenti deturpati dai vandali, tra cui la facciata del campanile della Basilica di San Lorenzo Maggiore. Un’altra associazione, denominata ASCA ( Associazione per lo Sviluppo del Centro Antico) elaborò un progetto in collaborazione con gli studenti dell’istituto d’arte Palizzi, per promuovere il senso civico, attraverso schizzi creativi su manifesti colorati, mentre “I Sedili di Napoli”, associazione molto attiva, con finalità di solidarietà sociale e valorizzazione dei beni d’interesse tradizionale storico ed artistico nel centro storico, ha ultimamente portato nelle strade del quartiere Sanità la “Processione dei Frati morti e delle anime perse”. E come non ricordare l’instancabile e combattivo Comitato Portosalvo che opera a difesa del patrimonio architettonico o il persistere dell’associazione  “Oltre i resti” nel promuove storia e percorsi culturali della città. E poi ci sono gli artigiani, tanti. Dal piccolissimo e grazioso museo dell’arte tipografica sulla strada dell’Anticaglia, del  maestro Carmine Cervone, al laboratorio creativo e ribelle dei fratelli Scuotto in via Nilo, alla grotta dei ciclopi dei Cretella in vico Cinquesanti e tanti altri.  Purtroppo nonostante la mobilitazione culturale delle associazioni e dei comitati e le attività di “resistenza artigiana”, il centro antico continua a soffrire di invivibilità, soffocato da migliaia di tavolini, ammorbato dalla puzza di frittura, dalla mancanza di bagni pubblici, strapazzato dalla movida scostumata e vandalizzato dalle baby gang annoiate, in cerca di risse. Con il Comitato Diritti Essenziali abbiamo suggerito diverse volte, a gli assessorati competenti,  l’Istituzione della polizia turistica e del vigile di prossimità, rendendoci  disponibili  a pagare i costi del Servizio. Il suggerimento non è mai stato preso in considerazione.  Tempo fa i residenti dell’Anticaglia, segnalarono il furto continuo dei mattoncini dalla parete esterna del teatro di Nerone, praticato dai turisti con i martelletti da rocciatori. La zona continua a essere poco vigilata, come anche i vicoli a ridosso di via Mezzocannone e della Università Orientale, spesso teatro di risse e aggressioni. L’ultima stramberia che abbiamo segnalato  è stato il fenomeno “dell’usato sospeso” in piazza Bellini. Biancheria usata appesa agli alberi, stranezza inventata da un ragazzo africano per sbarcare il lunario, il video è anche su you tube.  Per quanto riguarda il fenomeno della vendita in strada di merce contraffatta, dei venditori itineranti di cuorni, di calzini e di pappagallini mutilati , è un’altra endemica storia, che rimandiamo al prossimo progetto sulla sopravvivenza urbana.  

“Dai Decumani al Rione Alto” - Approfondimento progetto seconda parte –

“Napoli Rione Alto 2025” 

Napoli Rione Alto 2025 è un “calendario reportage”  che  documenta, attraverso appunti visivi,  il quotidiano del quartiere collinare di Napoli e racconta la sua storia. Il progetto, senza scopo di lucro, è realizzato dall’associazione  culturale NO COMMENT, fa parte del progetto denominato “Dai Decumani al Rione Alto”, non è patrocinato, ne sponsorizzato.  Il Rione, per molti napoletani delle zone popolane è sempre stato pensato come “ o’ post addo stann’e signur ” , un luogo dove il caos dei tavolini selvaggi, la puzza di frittura, la marea umana della movida scostumata e il vandalismo della noia, non arrivano perché, sempre per convinzione popolana,  e “signur tengono e conoscenz”. Ma non è così! Il Rione Alto è un esempio di come, al di la dello status sociale dei residenti, i cittadini del centro e della periferia sono spesso accomunati dalla mancanza di una democrazia partecipativa, necessaria per migliorare attraverso il dialogo propositivo con il governo locale, la convivenza civile e la sicurezza urbana dei cittadini. Problematiche come la rimozione dei rifiuti e lo spazzamento delle strade, la viabilità e i parcheggi, i trasporti, la gestione del verde e la presenza di paranze vandaliche, sono le criticità condivise, chi di più chi di meno, dalle dieci Municipalità cittadine. Per far fronte a tali criticità sono nati comitati e associazioni in tutti i quartieri napoletani. Nel Rione Alto agiscono realtà di promozione culturale, solidale e sportive, come il nuovo circolo culturale Cangiani, la parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli, la Polisportiva Pro Cangiani e la pagina Facebook denominata cittadinanza attiva del Rione Alto. Tutte interagiscono con i residenti per promuovere iniziative atte a migliorare la vivibilità del quartiere. Rione Alto 2025 è il primo calendario di comunità pubblicato in Italia, il primo di un progetto finalizzato a rendere visibile il quotidiano dei Rioni e dei Quartieri di Napoli, rapportato con la realtà del centro città,  attraverso mostre fotografiche e reportage.

Il calendario “Rione Alto 2025” riproduce 62 foto, è scaricabile gratuitamente, in alta definizione PDF dal sito www.rionealto.blogspot.it  o dal sito dell’associazione www.associazionenocomment.blogspot.it . Non sono richiesti dati personali. È un  progetto culturale no profit, realizzato per testimoniare, attraverso gli appunti visivi del quotidiano,  il senso di comunità e i valori della convivenza civile condivisi nel rione, che conta meno di 20mila residenti.  E’ il primo calendario di comunità realizzato e reso accessibile gratuitamente in Italia,  non è sponsorizzato, ne patrocinato. Realizzato rispettando la normativa sulla privacy

Rione Alto, tra ieri e oggi

Il Rione Alto fa parte della V Municipalità del Comune di Napoli, l’area è conosciuta anche come zona ospedaliera per la presenza di quattro Aziende sanitarie di eccellenza e sorge sulla parte alta della collina del Vomero. Si sviluppò tra gli anni 60’ e 70’ su terreni ancora liberi dal vincolo di non edificabilità, da un progetto realizzato dall’ingegnere  Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli e dal suo socio Enrico Verga , che comprarono gran parte dei suoli edificabili sparsi tra i Colli Aminei e Cappella Cangiani. E fu proprio Ferlaino a denominare il complesso residenziale “ Rione Alto”, quasi un vezzo nobiliare per un territorio a vocazione agricola, conosciuto da sempre come collina dei Cangiani. In pochi anni i palazzoni di sette piani sostituirono casali e fattorie, diventando la residenza di centinaia di famiglie della media borghesia, di professionisti e accademici. Il valore degli immobili salì alle stelle, facendo la fortuna economica dei due imprenditori. Il Rione Alto è una delle prime stazioni realizzate per la metro collinare, con ben quattro accessi, l’area è servita dagli svincoli della tangenziale, ma non ha un servizio di trasporto autobus, nel Rione. Nell’emiciclo dell’ospedale Cardarelli, in via del Serbatoio allo Scudillo, è allocato uno dei primi orti urbani della città. L’orto, realizzato da ABC Napoli, sovrasta il più grande serbatoio d’acqua potabile di Napoli, visitabile grazie ad un percorso museale realizzato dalla stessa ABC in uno dei siti più strategici ed operativi per la gestione del servizio idrico della città. Attraverso il percorso museale è possibile conoscere alcuni “segreti” dell’Acquedotto di Napoli, tra antiche planimetrie e moderni contatori, dall’Acquedotto di Serino del 1885 all’attuale Telecontrollo, “vivendo” in tempo reale, l’operatività dei professionisti di ABC. Le visite al Museo dello Scudillo sono possibili tutto l’anno e sono gratuite, previa prenotazione al n.0817818172, per scuole ed associazioni. Le aperture alla cittadinanza sono invece “annunciate” da ABC attraverso il  sito web e le pagine Social.  A ridosso del Policlinico, nella zona di Largo Cangiani, ci sono i resti di una chiesetta, fatta erigere alla fine del cinquecento dalla famiglia Cangiani, contenente un’icona di Santa Maria di Costantinopoli. Verso la fine degli anni 70’, alla piccola chiesa fu affiancata una struttura più grande, su un progetto del giovane architetto  Alberto Izzo. La parrocchia, autonoma, è denominata Santa Maria di Costantinopoli, al suo interno è possibile ammirare il crocefisso ligneo di Michelangelo Naccherino (VI sec)

Nel 1999, in uno slargo di via Freud, è stata collocata una statua dedicata all’attore Antonio De Curtis, con una cerimonia inaugurata dalla figlia Liliana, l’area è conosciuta come Piazzetta Totò. Nel 2008 per tutelare la statua dai ripetuti atti vandalici è stata posta una recinzione all’aiuola.  Su via Domenico Fontana i giardinetti, intitolati all’attrice Tina Pica, fanno da ingresso al parco Agricolo- Didattico Salvatore Buglione, inaugurato il 22 maggio 2010, tra il verde ci sono giostrine per i più piccini e panchine per gli adulti. Durante le fasi di potatura degli alberi, è consentito raccogliere da terra i limoni caduti. Nelle vicinanze s’incontrano due ville della vecchia Via Montedonzelli, sono villa Paradiso, dove sembrano esserci affreschi di Luca Giordano e villa Donzelli, del Barone Giuseppe Donzelli, un nobile che appoggiò la rivolta di Masaniello,

Anche su via San Giacomo dei Capri, esistevano alcune ville , come la famosa villa Tammaro del Ministro del re Pasquale Grippo, e a seguire villa Clemenza, Villa Pellerano, Villa Tafuri, Villa Giordano e Villa Valentino utilizzata nella sua parte interrata come ricovero antiaereo durante la seconda guerra mondiale, tempo fa è stata restaurata dagli eredi.  Nella parte alta della via si notano i resti di una Cappella ottocentesca.  Sui giardini di fronte al pronto soccorso del Cardarelli, da poco affidati alla cura della vicina “pompa di benzina,” si è stabilita una piccola comunità di senza fissa dimora, sono persone tranquille, tra loro c’è un appassionato di botanica che cura il terreno e coltiva piantine. Nel quartiere la raccolta differenziata è praticata dalla maggior parte dei residenti, la tutela del verde è incoraggiata dalle associazioni con continue iniziative e la passione per gli animali domestici (quasi ogni nucleo familiare ha un amico pelosetto), ha favorito l’apertura di diversi ambulatori veterinari e Pet Shop

Da alcuni anni la turistificazione ha provocato, in centro città, l’innalzamento dei prezzi degli immobili ed è diventato difficile trovare case in affitto.  Dal 2020 il Rione Alto continua a registrare l’arrivo di nuovi residenti, l’apertura di B&B e casa vacanze. Gli studenti fuori sede hanno difficoltà nel trovare alloggio, stesso problema per chi progetta l’apertura di uno studio professionale. Nel Rione va sviluppandosi una planimetria sociale più aggressiva, che sta mettendo in crisi il vivere quotidiano di una comunità in gran parte rispettosa del senso civico. Sono in aumento gli episodi di vandalismo praticati da giovanissimi a danno di auto e cose, si svolgono corse illegali di moto durante le ore notturne e, tanto per la cronaca, nei mesi scorsi un tizio, armato di martello e chiave inglese, se ne andava in giro per il Rione a caccia di teste da spaccare, durante una delle sue scorribande il soggetto, poi individuato e fermato dalle forze dell’ordine, ha provocando il trauma cranico a un 51enne. Diversi residenti lamentano il disturbo provocato dai negozi che usano accompagnare l’attività di vendita con musica ad alto volume e l’inquinamento acustico prodotto dalle ditte di ristrutturazione edile che lavorano senza rispettare le fasce orarie di riposo. Inoltre da qualche tempo, in tarda serata, gironzolano  schiamazzando e buttando a terra di tutto, tra via D.Fontana, via Palermo, via Fragnito, via Freud e piazzetta Totò, gruppi di ragazzini. Sono spariti dagli androni quasi tutti i portieri, le storiche garitte destinate al portierato sono dismesse al 70%, e vengono utilizzate come piccoli depositi condominiali.  Positivo, invece, per i gestori di ristoranti e pizzerie, la presenza dei turisti ospiti nelle strutture ricettive B&B e case vacanza, che spesso preferiscono mangiare una pizza o un piatto di spaghetti nella quiete del Rione, invece che nella baraonda della movida del centro storico. La qualità del cibo è buona e i prezzi sono ragionevoli.  Non mancano i supermercati alimentari, i negozi di abbigliamento e i casalinghi, le cartolerie, i barbieri e i parrucchieri, i bar e le pasticcerie, le pescherie, i fruttivendoli e i fiorai. Ci sono persino l’arrotino e il venditore di frutta esotica, itineranti. E, fatto gradito, nel quartiere non esercitano i parcheggiatori abusivi, ma persiste un mistero su via Palermo, da sgamare con l’APP MAPPE.

A cura di Patty e Antonio – patty.antonio@gmail.com  Associazione culturale NO COMMENT  - associazione.nocomment@gmail.com  - Progetto “Dai Decumani al Rione Alto”  2025






venerdì 13 dicembre 2024

A Napoli, il percorso didattico e museale del ciclo dell'acqua

Nell’emiciclo dell’ospedale Cardarelli, in via del Serbatoio allo Scudillo, è allocato uno dei primi orti urbani della città. L’orto, realizzato da ABC Napoli, sovrasta il più grande serbatoio d’acqua potabile di Napoli, visitabile grazie ad un percorso museale realizzato dalla stessa ABC in uno dei siti più strategici ed operativi per la gestione del servizio idrico della città. Attraverso il percorso museale sarà possibile conoscere alcuni “segreti” dell’Acquedotto di Napoli, tra antiche planimetrie e moderni contatori, dall’Acquedotto di Serino del 1885 all’attuale Telecontrollo, “vivendo” in tempo reale, l’operatività dei professionisti di ABC. - Le visite al Museo dello Scudillo (sempre gratuite) sono possibili tutto l’anno, previa prenotazione al n.0817818172, per scuole ed associazioni. Le aperture alla cittadinanza sono invece “annunciate” da ABC attraverso sito web e pagine Social.

Fotografie e info rese disponibili dal dott. Mauro De Pascale Responsabile Comunicazione  ABC

mercoledì 6 dicembre 2023

Fotografia di strada e legge sulla privacy

             Ulteriori informazioni sulla normativa legge privacy    Home - Garante Privacy 


La fotografia di strada continua a registrare appassionati. Da semplice hobby sta diventando uno strumento di ricerca per documentare le realtà urbane e sociali che si incontrano durante i viaggi o nella propria "location" di vita  quotidiana. Sono oltre 57milioni le pagine web che trattano l'argomento. Da considerare che le attuali reflex digitali e gli smartphone di ultima generazione offrono tecniche di ripresa eccezionali, dunque incentivano "allo scatto" . Ma va tenuto presente che non tutto ciò che si fotografa può essere pubblicato, o addirittura essere semplicemente ripreso. Soprattutto se i soggetti sono minori. La legge sulla privacy parla chiaro << per i soggetti adulti occorre una liberatoria firmata, per i minori la liberatoria deve essere certificata dalla firma di entrambi i genitori. E' vietato fotografare militari e forze dell'ordine durante un'operazione di polizia,  a meno che vi sia stato concesso un accredito o siete giornalisti. Ne tantomeno è permesso curiosare con i teleobiettivi nelle proprietà altrui . Possono essere riprese e pubblicate immagini di eventi pubblici e manifestazioni. Guai però a pubblicare foto di una strada o di una piazza con in primo piano gente che passeggia per i fatti propri , indicando il luogo come zona di spaccio o di esercizio del malaffare. A parte il rischio di querele, con relative sanzioni, le stesse querele possono trasformarsi in cause civili infinite. Per farvi un'idea sulle normative, consultate l'art. 167 D.Lgs n. 196/2003 sul reato di trattamento illecito dei dati ,che prevede la reclusione fino a tre anni o l'art. 595 del codice penale che a parte la sanzione minima da 516 euro, prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Magari dopo ci riflettete, prima di scattare di tutto e di più da pubblicare sui social - 

Portiamo alla vostra attenzione un esempio pratico del "Progetto Fotografia di strada e legge sulla Privacy" - Un progetto che speriamo di portare nelle scuole medie superiori.  Con il supporto di video/proiezioni e la consulenza di giornalisti e fotogiornalisti. Sempre, come da statuto, gratuitamente

Pubblichiamo 24  foto, di cui 13 sinergiche alla normativa sulla "Privacy". Le immagini sono state utilizzate per realizzare due calendari in bianco e nero. Nel primo i volti sono visibili, mentre nel secondo sono stati offuscati. Non sempre le foto, anche se registrate in un luogo pubblico, possono essere pubblicate, sopratutto se il soggetto è un minore. La finalità del progetto è fare informazione sulla normativa

I calendari sono in alta qualità PDF, calibrati per essere stampati in A3 / A4 su cartoncino bianco in qualsiasi centro fotocopie serio. Sono scaricabili gratuitamente da questa pagina, senza alcuna richiesta di contributi, ne tantomeno di informazioni private o iscrizioni  - clicca sui pulsanti 

Calendario "Fotografia di strada e Privacy" 2024 PDF 

Calendario "Napoli Memoria Visiva" 2024 PDF 


  Cordiali saluti . Tonylaruspa reporter associazione culturale No Comment

per info associazione.nocomment@gmail.com
























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giovedì 30 novembre 2023

Purtroppo, tutto è come sembra!

 

Un evento di tale importanza,  richiedeva maggiore attenzione per il decoro del patrimonio architettonico e storico della città, perlomeno durante i tre giorni del convegno, animato da 200 delegazioni e con tanti giornalisti al seguito. Si poteva iniziare a rimuovere quello straccio putrido  dalla gamba del cavallo a guardia di palazzo Reale, opera dallo scultore russo Peter Jakob Clodt von Jurgensburg. Quello straccio è lì da oltre 12 anni. E che dire di quella specie di discarica presente ai piedi del Maschio Angioino, spalmata sulle cosiddette "aiuole della cultura" e delle due storiche fontane su via Marina, la Maruzza e la Marinella, ridotte a pattumiere? Le immagini sono state registrate il 28 novembre, nel pieno dell’evento UNESCO, su uno dei percorsi  storico culturali, di 60 minuti, suggeriti dai siti di viaggio e cultura.  

Antonio Alfano, presidente associazione culturale NO COMMENT 



E tanto per capirci: Solo i fatti fanno i fatti!
associazione.nocomment@gmail.com  - www.associazionenocomment.blogspot.it





sabato 24 dicembre 2022

La Napoli da vivere


TRE CALENDARI " NO PROFIT" PER DOCUMENTARE LA  NAPOLI DA VIVERE E DA RICORDARE

  Salve, per scaricare il calendario basta cliccare sulla copertina. È un documento PDF in alta risoluzione A4, Può essere stampato in casa o in laboratorio. Il progetto si propone di promuovere l’immagine positiva della città di Napoli . Città da vivere. 

 associazione.nocomment@gmail.com 

64 immagini tra Passato, Presente e fantasia. È così che vediamo la nostra Napoli. Orgogliosa della sua memoria popolana, promotrice spontanea di arte e cultura,  solidale per vocazione e ribelle per incoscienza . Una città da vivere. 

Antonio Alfano , presidente associazione culturale NO COMMENT 



 Per ulteriori informazioni inviare nota a  associazione.nocomment@gmail.com  - fotografiasociale@gmail.com  - tonylaruspa@gmail.com